Un 7° alla Maglia Azzurra 2018 con Simone Mastronardi, Patrick Turrini
e Paolo Galizzi.
Siamo partiti per Slagelse
con l’ipotesi di un quinto piazzamento: il Team Manager Nicola
Montalbini non si era sbagliato, perché i nostri tre azzurri, con lo
scorrere delle batterie, stavano mostrando le carte in regola per il 3°
gradino.
Il 3° gradino è apparso sul pallottoliere in diverse occasioni e in
particolar modo nelle sessioni di qualifica, durante il sabato. Si
tratta di congetture basate su considerazioni che inglobano le
caratteristiche delle varie squadre schierate. Pochi i team composti da
piloti di uguale potenziale. Escludendo gli USA, (Chad Wienen – Thomas
Brown – Jeffrey Rastrelli) in cui il meno prestante è comunque forte
quanto i migliori europei, le altre squadre, Francia inclusa, hanno
schierato sommariamente un leader eccellente e due buone spalle, come
l’Italia. A tutto ciò va aggiunto, come da regolamento, che il
peggior risultato di un pilota è scartato e si tiene il conto dei migliori piazzamenti del team.
Sono congetture che fanno inquadrare la
situazione fin dalla vigilia ma tali valutazioni, alla resa dei conti,
dovranno tradursi in risultato effettivo. In sostanza, a fine gara,
abbiamo portato a casa un 7° piazzamento. Poteva andare meglio ma
poteva anche andare peggio, giacché le forze in campo erano le migliori
del panorama quadcross intercontinentale, per non parlare dell’ombra
della sfortuna dell’anno scorso che a Cingoli ha fermato, a turno,
tutti i quad della Maglia Azzurra e che tale sfortuna è sempre in
agguato e poteva ancora presentare il suo ticket bloccando a caso la
corsa dei nuovi candidati del Team Azzurro 2018.
Gara sommariamente “liscia” per Patrick Turrini (Gruppo-A), primo a
scendere in pista e che marca il 6° posto nel qualifying race. Nelle
manche di domenica, Turrini (Yamaha) si è espresso costantemente
aggressivo e con ottime partenze, le quali, almeno in un turno, lo hanno
posizionato a ridosso del capofila.
Turrini chiude il turno A-B al 14° posto, dopo un arenaggio nelle
profonde carregge che gli ha impedito di migliorare la nona posizione
iniziale, mentre il primo al traguardo A-B è Jose Guerra (Argentina).
Jeffrey Rastrelli (USA) taglia secondo, seguito da Roman Gwiazda
(Polonia), con Joe Maessen 4°,
Justin Reid è 6°, Sheldon Seal in 8° posto, in una classifica
parecchio scombinata e che vede Thomas Brown e Edgars Mengelis accodati
al 27° e 28° posto della lunga lista.
Paolo Galizzi (Can-am) spiazza le aspettative fin dal qualifying race
spuntando uno splendido 5° piazzamento. Domenica, nel turno A-B, cambia
la musica anche per Galizzi che taglia il traguardo al 17° posto dopo
aver subito un tamponamento che lo ha costretto a viaggiare in rimonta,
tuttavia ha sorpreso certamente la tifoseria italiana con una condotta
di gara entusiasmante, inattesa, se consideriamo i suoi 17 anni,
l’effettivo tenore degli avversari e la struttura massacrante del
fondo scavato, su cui si sono svolte anche le successive manche.
Simone Mastronardi (Yamaha Motul - Gruppo-C) ha dovuto destreggiarsi
nella categoria più tosta, cioè con una quantità di avversari di potenziale
più elevato. Nel Qualifying race Quad group C, cioè di sabato, assistiamo
ad un contatto, dopo la partenza, di Simone Mastronardi, che torna subito
in recupero dal 16° posto e fino al 10°. Viaggia incollato a Olsen,
anche lui in recupero, Poi slitta al 13°, marcando il suo miglior tempo
in 2:04, al quinto giro, in linea con il tempo del 4° della fila.
La bagarre con l’ostico norvegese Olsen rallenta ancora Mastronardi,
finché l’Italiano non riesce a superarlo e l’inseguimento prosegue fino
alla nona posizione: il ritmo sostenuto da mastronardi è più veloce
di Van Grinsven (Olanda) che ben figura al 2° posto. Chad Wienen (USA)
chiude in testa il Qualifying race, inseguito da Van Grinsven a 5 secondi.
L'Azzurro del Gruppo-C raccoglie un 9° posto, il quale sarà ininfluente
giacché ratifica il miglior punteggio dei compagni di squadra.
Il turno B-C premia i due americani
Chad Wienen e Jeffrey Rastrelli, rispettivamente primo e secondo. Harry
Walker (GBR) chiude al 3° posto. Il primo degli italiani, Paolo
Galizzi, è 12°, mentre il secondo italiano, Simone Mastronardi, dopo
un’accesa bagarre nel gruppo di testa, dopo un contatto che gli fa
perdere molte posizioni e dopo il successivo recupero fino al nono
posto, viene penalizzato e slitta al 19°.
L’ultimo turno A-C conferma la leadership americana con Chad Wienen
primo al traguardo e Thomas Brown al 2° posto. Manfred Zienecker è
terzo, seguito da Christopher Tveraen e Davy De Cuyper e dunque il primo
azzurro in sesta posizione: il 6° è Patrick Turrini, il quale precede
Harry Walker ed il resto del blasonato schieramento. Il secondo azzurro,
Simone Mastronardi, più aggressivo rispetto alla manche precedente,
incappa in un ribaltone quando era in terza posizione e poi taglia il
traguardo di quest’ultima sessione al 12° posto.
Pazienza, se ci sono stati degli intoppi
durante le gare e particolarmente nel turno B-C che ci hanno privato di
vincere una scommessa interiore, quella scommessa che ognuno non svela,
per scaramanzia, poiché come nel cuore di tanti altri, si era già
insediato il risultato migliore stimando con consapevolezza il tenore
della squadra, elaborando su un pallottoliere metaforico il dato che
ognuno dei tre azzurri fosse pronto per la missione più ambita della
stagione. Tale conferma maturava con lo scorrere del tempo, nelle
sequenze di gara, osservando la grande determinazione e l’esatta
gestione del mezzo, affinché non lasciasse a piedi il rispettivo
pilota.
Il 7° posto di quest’anno è senz’altro soddisfacente, migliore del
10° posto raccolto nel 2017 e ci sta alla grande. Ma. Ecco il ma che
spunta in prima battuta, quello spontaneo che rilascia un sapore
agro-dolce in cui l’agro non è imputabile ad errori banali, bensì
legato all’esito di una gara giocata sulla manetta, cioè basata su un
passo veloce che sorvolava invece su quelle incognite di routine, le
quali, stavolta, hanno avuto a che fare con la penalità e qualche
errore evitabile. Una svista è bastata a smorzare la fantomatica
scommessa? La svista: un sorpasso (tra l'altro restituito) in regime di
bandiera gialla è costato 10 posizioni al nostro capitano, in un
appuntamento in cui è vietato sbagliare e dove viene premiata la
perfezione o tutto quanto ad essa sia più vicino, infatti, osservando i
piazzamenti, sia Turrini sia Galizzi hanno ottenuto un punteggio
migliore di Mastronardi, quando in Italia accade il contrario. Scommessa
persa? Non è grave perché stavolta il Team Azzurro ha corso fino alla
fine e nessuno dei tre ha fallito la sua missione assunto che, guidando
al limite, sulla svista del dettaglio ci cascano quasi sempre i
migliori. Un punto in più sull’esperienza e dato che la storia
continua, la scommessa ci pone già in rivalsa al Quadcross and
Sidecarcross of European Nations 2019, in Germania.
L’Europa 2018 ha incassato una bella strigliata
dagli amici americani: è balzato all’occhio un divario con gli USA attualmente
incolmabile: il Team USA ha totalizzato 8 punti (punteggio più basso,
dove è premiato il più basso) con 31 punti di divario sul primo Team
Europeo. Gli USA si tengono la tabella n° 1, già vinta l’anno scorso.
L’Irlanda (3° Team nel 2017) conferma il suo buon tenore complessivo
totalizzando 39 punti che valgono il 2° posto, grazie a Justin Reid,
Mark McLernon e Leon Rogers.
L’Olanda ha corso bene e con velocità
di punta degne del 2° in classifica, ma chiude l’appuntamento al
3° posto con 44 punti, per merito di Mike Van Grinsven, Joe Maessen
e Ricardo Phoelich.
Francia 2018: la selezione ha incluso Warnia, insieme a Petit e Boissy.
Purtroppo a Slagelse è stato vanificato banalmente l’approccio del Team
Francese (2° classificato nel 2017), il quale si è escluso dalla gara
per la distrazione del pilota più atteso in pista, Jeremie Warnia, che
non si è presentato in tempo allo schieramento del Qualifying Race.
L'evento del prossimo anno sarà a Schwedt,
in Germania, il 5/6 ottobre.
Gli Stati Uniti torneranno per difendere il titolo e cercare di ottenere
3 vittorie consecutive, ma i piloti europei proveranno ad interferire
con maggiore coordinazione e con essi anche l’Italia.
24/09/18 – @Vito Gamt.
https://www.facebook.com/1613119062135304/videos/536785886743399/?t=257
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